domenica 17 febbraio 2013

Idealized Other vs Real Other



The way we see a person changes based on the type of relationship we establish, every relationship has fluctuations, changes of direction, changes of nature and it can even arrive at the end in certain moments.  At the beginning of every relationship the idealized Other is the same as the real Other and vice versa, with time and with every fluctuation the discrepancy between these two entities starts to get noticed more and more. 



Il modo in cui vediamo una persona cambia in base al tipo di relazione che si stabilisce, ogni relazione ha delle flutuazioni, cambiamenti di direzione, cambiamenti di natura persino arriva ad un certo momento ad una fine. Al inizio di ogni relazione l'altro idealizzato sembra uguale a  l'altro reale e viceversa, con il tempo e con ogni flutuazione la discrepanza fra queste due entità comincia notarsi sempre di più. 

giovedì 20 settembre 2012

La psicosi della massaia

Oggi stavo leggendo un libro di S. Freud: Psicopatologia della vita quotidiana e mi sono imbatuta sul concetto di psicosi della massaia. Freud usa la psicosi della massaia per descrivere i lapsus, più preciso la dimenticanza dei nomi. A illustrare questo concetto è Sandor Ferenczi, psicologo e collaboratore di Sigmund Freud. Secondo Ferenczi la dimenticanza dei nomi può manifestarsi anche come un sintomo isterico. "Ho attualmente in cura una paziente, una signorina anziana, che non sa ricordare nemmeno i nomi propri più comuni e a lei meglio noti, pur avendo per altro buona memoria. L'analisi ha messo in chiaro che con questo sintomo la paziente vuole documentare la propria ignoranza. Questa ostentazione di ignoranza però è in realtà un rimprovero mosso ai genitori che le negarono un'istruzione scolastica superiore. Anche la sua tormentosa ossessione di pulizia ('psicosi della massaia') proviene in parte dalla stessa fonte. Essa vuole
dire pressappoco cosi: 'Voi avete fatto di me una serva.' "
In conclusione la psicosi della massaia è la manifestazione di una frustrazione, la condensazione di un rimprovero mai fatto verbalmente. L'ossessione per ogni cosa leggermente fuori posto è la rappresentazione di un rimprovero che in questo caso cambia destinatario " non ho mai studiato, non sono colta ma voi non sapete essere ordinati, non siete migliori di me". "Io non mi ricordo, non sono intelligente, non ho mai studiato come avete fatto voi, sta a voi dire cos'è quella cosa." Questi sono i rimproveri trasmessi dai sintomi che una persona con psicosi della massaia presenta.
Per quanto possiamo trovare irritante il comportamento di una persona afflitta da questo tipo di psicosi non dobbiamo dimenticare che aiutando queste persone possiamo migliorare la qualità di vita di numerevoli altre persone.
Un adeguato supporto sociale in grado di rassicurare la persona interessata è il miglior metodo per sconfigere questa nevrosi.

Bibliografia:
Sigmund Freud - Psicopatologia della vita quotidiana; BUR rizzoli classici del pensiero, 2010, pagina 54-55

giovedì 3 febbraio 2011

Amore e psyche - scelta oggettuale

Oggi voglio approfondire un argomento già molto discusso al livello superficiale che è la scelta del partner, portando però in discussione delle nozioni psicologiche. La scleta oggettuale come viene chiamata dai psicologi la scelta di un partner viene influenzata da tante cose con origine sopratutto in infanzia. Chiamerò questo tipo di scelta oggettuale, scelta attraverso identificazione. Non vuol dire che non accetto le teorie di Freud sulla scelta narcisistica e quella per appoggio ma cerco di completare queste teorie più che valide. Ci siamo svegliati pensando che quelle cose che dice Freud non sono vere perche non le abbiamo sperimentato noi, in quanto alla scelta oggetuale sono soltanto imcomplete. Forse ci siamo detti, abbiamo scelto un partner che è molto diverso da noi, da come eravamo o da come vorremo essere (quindi non è una scelta narcisistica), un partner che non è necessariamente un appoggio per noi e che non somiglia alle persone che ci hanno curato bimbi essendo (quindi non è una scleta per appoggio), e allora, come abbiamo scelto? Speso in infanzia ci troviamo a imitare delle persone e senza volere ci identifichiamo con una o più persone. Queste persone hanno un stile di vita, dei hobby, delle caratteristiche che magari più tardi capiremo di avercele anche noi, ma sopratutto queste persone hanno un partner. Senza essere coscienti imiteremo queste persone anche nella scelta oggettuale, cioè troveremo un partner simile al partner di quella persona oppure un partner che è per noi quello che il partner di quella persona è per lei. Come scegliamo la persona con cui identificarci? Può essere una persona che amiamo, una persona a cui vogliamo bene, una fonte di ispirazione per noi, o al contrario può essere una persona che detestiamo, che odiamo persino ma che è presente nella nostra vita ed è in grado di influenzare la nostra personalità ed il nostro inconscio. Forse non abbiamo odiato sempre quella persona, forse una volta volevamo bene a quella persona ma poi per qualche ragione si è creata una rottura nella vita quotidiana e abbiamo respinto le carateristiche che secondo noi facevano di quella persona un essere degno di odio e disprezzo senza essere al corrente che a un certo livello inconscio eravamo simili. Quindi con il passare del tempo ci identifichiamo di più con quella persona ad un livello che non può essere esplorato coscientemente e la probabilità di fare una scelta oggetuale simile cresce. Una volta adulti questi legami sono difficile se non impossibile da spezzare. Questo non toglie niente a l'amore e non vuol dire che non amiamo il nostro partner ma spiega soltanto come e perche abbiamo fatto una scelta e non un'altra.

Today I want to elaborate a subject already discussed at a superficial level, that is the choice of a partner, bringing in light psichological notions. The object choice as it is called by psychologists the choice of a partner is influenced by many things that originate mostly in chilhood. I will call this type of object choice, choice through identification. This does not mean that I do not accept Freud's theories about narcisistic and anaclitic object choice but I'm only trying to complete these more than valide theories. We've come to think that Freud's theories about object choice are not valide because we have not experienced a similar choice but they are only incomplete. Maybe we have said to us that we haven't choose a partner similar to us, to what we were once or what we would like to be (therefore is not a narcissistic choice), we haven't choose a partner that is a support to us, or that resembles to our mother or the persons that took care of us as babies (therefore not an anaclitic choice), so, how did we choose? Often in childohood we find ourselves imitating persons and without wanting it we identify with those persons. Those persons have hobbys, charateristics that maybe later we will discover to share, but most important those persons have a partner. Without knowing we will imitate those persons in the object choice, that is, we will find a partner similar to the partner of that person, or a partner that is to us what the partner of that person is to her/him. How do we choose the person to whom identify? It could be a person that we love, a person that we care for, a source of inspiration to us, but it could also be a person that we detest or even hate but a person who is present in our lives and able to influence our personality and our inconscient. Maybe we haven't always hated that person, maybe once we cared for her but then for some reason emerged a breakpoint in our daily life and we rejected the characteristics that acording to us made that person a despicable human being without knowing that at a certain level we were similar. Time passing we identify more and more with that person at a level that can't be explored consciously and the probability of doing a similar object choise grows. Once adults, these ties are hard or even impossible to break. This does not dimishes the significance of love and does not mean that we do not love our partner, it just explain how and why we chose that certain partner.

sabato 1 gennaio 2011

2011

Happy new year everybody! A great 2011 to you!
Felice anno nuovo a tutti! Un fantastico 2011 a te!

martedì 26 ottobre 2010

What is that frightens you?

What is that frightens you?

In this post we will talk about fear, this feeling isn’t new for us, we all experienced it at some moment in our life in one way or another. But what is that puts us on the edge and makes us tremble and doubt ourselves? I wonder how many of you admit to be afraid, but mostly I wonder how many of you can look inside themselves and have the courage to face one’s fears.

What terrifies me is the loss of cognitive abilities. What about you? Can you admit to yourself that you are afraid?


Che cosa vi spaventa?

In questo post parleremo della paura, un sentimento che non è nuovo per noi e che tutti abbiamo sperimentato in un certo momento della nostra vita, in un modo o nel altro. Ma che cosa ci fa vivere sull'orlo del brivido, tremare e dubitare se stessi? Mi domando in quanti ammettiamo di avere paura, ma sopratutto in quanti abbiamo il coraggio di guardare dentro di noi e affrontare le nostre paure.

Quello che mi atterrisce è la perdità delle abilità cognitive. E voi? Potete ammettere di avere paura?

domenica 24 ottobre 2010

Eat to live, don't live to eat / Mangiare per vivere, non vivere per mangiare


How are we educating our children? How are we treating our body? Pampering with an excesive alimentation does not means love and for all those who think that a man's love goes through his stomach I just wish to say one thing: that's not love, it's sickness.
In my opinion gluttony is an addiction, as deadly as the drug addiction, that fat that sticks into your arteries is as dangerous as any other drug.
Here is a scientific article to understand better what gluttony is.

Come stiamo educando i nostri bambini? Come stiamo educando il nostro corpo? Viziare con una alimentazione abbondante non significa amare ed a tutti quelli che pensano che l'amore di un uomo passa per il suo stomaco voglio dire solo una cosa: questa non è amore, è malatia.
Nella mia opinione la golosità è una dipendenza , il grasso che si deposita sulle vostre arterie è pericolosa quanto ogni altra droga.
Qui c'è un articolo scientifico per capire meglio che cos'è la golosità.

domenica 20 giugno 2010

Becoming a double standard / Diventare un doppio standard

As I promised some time ago I will explain the mechanisms that lead to double standard. Double standard is a complex psychological phenomenon that has as cause a large number of mechanisms that work together, individually, in congruence or as antagonistic forces in generating the double standard. These mechanisms are:
  • stereotypes
  • preconceptions
  • secondary benefit
  • fundamental attribution error
The stereotypes and the preconceptions work in a similar manner: the cognitive maps and prior established diagrams are responsible for the segmentation of our future experiences and when we are confronted with a new stimulus we follow a certain already established path that will lead to a certain case where we will deposit the information related to that specific stimuls. Different stimulus, different cases that result in double standard.
The dynamics of every relationships include benefits for all the participants. Beside the first and obvious benefit there are secondary benefits too, so every action has a reaction. When the reaction or the result of the dynamics involved in double standard become a secondary benefit the probability to sustain that standard becomes stronger.
The fundamental attribution error is a mechanism that allows us to feel better when compared with others. Ex: I passed the exam because I studied, he didn't because he didn't study, I failed the exam because I had bad luck, he passed because he had good luck, so me and all the persons to whom I identify myself are good students when we pass and have bad luck when we fail while the others, different from me, in the situation of a success is lucky and in the situation of failure is a poor student, therefore this is a double standard. The main benefit that the fundamental attribution error brings to us is self gratification.
All these phenomenon as well as the double standard have a common purpose - a high self-esteem level.

Come avevo promesso qualche tempo fa, spiegherò i meccanismi che conducono al doppio standard. Il doppio standard è un fenomeno psicologico complesso causato da un grande numero di meccanismi che lavorano insieme, individualmente, in congruenza oppure come forze antagonistiche nel generare il doppio standard. Questi meccanismi sono:
  • stereotipi
  • preconcetti
  • il beneficio secondario
  • l'errore fondamentale di attribuzione
I preconcetti e gli stereotipi funzionano in modo simile: le mappe cognitive e gli schemi stabiliti in precedenza sono responsabili per la segmentazione delle nostre future esperienze e quando ci confrontiamo con un nuovo stimolo seguiamo un percorso gia stabilito che ci condurrà a una certa casetta dove depositeremo la informazione relazionata a quel specifico stimolo. Stimoli diversi, casette diverse che portano al doppio standard. La dinamica di ogni relazione include benefici per tutti i partecipanti. Oltre ai benefici principali ed evidenti, ci sono anche i benefici secondari, quindi ad ogni azione corrisponde una reazione. Quando la reazione oppure il risultato delle dinamiche implicate nel doppio standard diventano un beneficio secondario, la probabilità di sostenere il doppio standard diventa più forte.
L'errore fondamentale di attribuzione è un meccanismo che ci permette di sentirci meglio quando paragonati con altri. Ex: Ho superato l'esame perche ho studiato, lui non l'ha superato perche non ha studiato; Sono stato bocciato perche sono stato sfortunato, lui ha superato l'esame perche è stato fortunato, cosi io e tutte le persone con cui mi posso identificare siamo dei bravi studenti quando superiamo la prova e siamo sfortunati quando non ci riusciamo, mentre gli altri, diversi da me, nella situazione di un successo sono fortunati e nella situazione di un fallimento sono dei studenti scarsi, perciò, ecco il doppio standard. Il beneficio principale che l'errore fondamentale di attribuzione ci porta è la autogratificazione.
Tutti questi meccanismi, cosi come il doppio standard hanno un solo obiettivo - un alto livello della autostima.

Io ed Ovidiu

Io ed Ovidiu